L’acqua, il segno e la memoria
Scheda: Antonio De Gregorio, L’acqua, il segno e la memoria, Gesualdo, 2013 [prima edizione esaurita / in corso di ristampa] > prenota
Nota editoriale: L’autore, architetto specializzato in urbanistica e restauro, firma un esclusivo catalogo storico-fotografico, innovativo nella metodologia ed efficace nei risultati. Dall’approfondita conoscenza degli elementi, dei materiali e delle tecniche di costruzione scaturisce un accurato progetto di recupero, indirizzato alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’acqua intesa sia come bene comune sia come valore identitario. Elemento imprescindibile del patrimonio ambientale, l’acqua racconta la storica alleanza tra la natura e l’uomo. Quest’ultimo, attraverso i “segni” tipici dell’architettura idrica, è riuscito a rimarcare la sua presenza sul territorio, testimoniando nel contempo il proprio grado di civiltà. Fontane, condotte e cisterne, dunque, lungi dall’essere considerate semplici manufatti, diventano gli affascinanti simboli di una memoria che – oggi più che mai – merita di essere ripresa e rivissuta.
Parola d’autore: “Verso la metà degli anni Ottanta, in collaborazione con l’architetto Salvatore Lambiente, riflettemmo sulla possibilità di rivisitare la storia e la vita di una comunità a partire dai sistemi di fruizione dell’acqua. Avevamo a disposizione un territorio di straordinario interesse, come quello del Comune di Gesualdo. Questo, infatti, accanto al patrimonio architettonico evidente, che trova il suo immediato riscontro nella sopravvivenza abitativa del centro storico, ne possiede un altro di egual valore, sebbene nascosto alla vista, costituito da un articolato e diffuso sistema di raccolta e fruizione delle acque. Portare alla luce la Città sconosciuta attraverso l’utilizzo inedito di cartografie, documenti e testimonianze: questo l’obiettivo di una ricerca, al tempo stesso, analitica e progettuale” (Antonio De Gregorio)©